gerarchia

Servizio Acquedotti e fognature - SAF , 1964 - 1970

Livello di descrizioneseries 3
Consistenzabb. 19
mostra tutte le schede aperte
gerarchia

Pratiche relative agli acquedotti rurali , 1959 - 1973

Livello di descrizionesubseries
Consistenzafascc. 86 (buste 4)
storia istituzionale/biografiaL'Ufficio Assistenza tecnica del Servizio bonifiche inviava alla SAF i progetti con la richiesta di un esame tecnico e di un parere; successivamente la SAF inviava l'istruttoria tecnica al Servizio bonifiche per l'ammissione a finanziamento delle opere. Preparava, inoltre, singoli brani tecnici da inserire nella monografia. I documenti seguono varie fasi dell'istruttoria: documentazione iniziale che la precede, contenente la domanda ai Comuni di maggior documentazione per avviare la pratica e il parere tecnico sul progetto; pareri sulle modifiche in corso d'opera; relazione tecnica finale sull'esecuzione dei lavori (detta di pre-collaudo) che esprime anche il parere sulla collaudabilità dell'opera. Il capo servizio negli anni della documentazione conservata è stato l'ing. Umberto Messina. [a cura di Stella Zambonini]
DescrizioneI fascicoli, tutti di acquedotti rurali, sono intestati ai singoli progetti, recanti il numero degli stessi.
Principalmente i fascicoli conservano in originale o in copia la richiesta di un parere tecnico da parte del Servizio Bonifiche e il documento di trasmissione dei progetti. In alcuni casi contengono documentazione cartografica, spesso in copia, l'istruttoria tecnica con il parere dell'ufficio e le prescrizioni di approvazione e, a volte, documentazione tecnica afferente allo stesso progetto.
I progetti riguardano quasi tutti l'Abruzzo, con l'eccezione della busta relativa ad AST/APD.
Le pratiche conservate sono relative a progetti con numeri, in parte compresi e presenti nelle pratiche MF e MF / A conservate nelle relative serie, in parte a progetti con numerazioni più alte: per i progetti MF si conserva la pratica fino al numero 13.875, per i progetti MF/A fino al numero 6.122.
Si conservano anche alcune pratiche con la semplice sigla AC [archivio cassa], una delle quali fa riferimento a un progetto per la costruzione di un acquedotto a servire una scuola professionale agraria.
[a cura di Stella Zambonini]
ordinamento e strutturaI fascicoli sono stati ordinati per tipo di progetto (Miglioramento fondiario - MF, Miglioramento fondiario aziendale - MFA e Assistenza tecnica in Aree particolarmente depresse - AST/APD) e numero di progetto ed elencati nelle schede relative alle cinque buste.
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noteLe coperte dei fascicoli riportano stampigliato 'Abruzzo'; in un fascicolo riciclato e rivoltato si ha la dicitura 'Campania' che fa presumere la presenza di un archivio completo del Servizio, parallelo a quello del Servizio bonifiche, ordinato per regioni.
strumenti archivisticiInventario a cura di Stella Zambonini.
gerarchia

Pratiche relative ai collaudatori , 1971 - 1993

Livello di descrizionesubseries
Consistenzafascc. 379 (buste 10)
DescrizioneLa serie contiene i fascicoli intestati ai tecnici collaudatori dei progetti seguiti dal Servizio relativamente alla gestione amministrativa degli incarichi. I fascicoli sono stati reperiti in ordine alfabetico, ma la copertina riporta anche il numero e l'opera del progetto. Possono esserci più fascicoli intestati allo stesso nominativo, tanti quanti i collaudi da lui seguiti.
Nei fascicoli sono presenti: incarico di collaudo, corrispondenza con la VII divisione e con la ditta e/o il Comune di cui dovevano collaudare l'opera. Può essere presente documentazione afferente al progetto. Sono presenti progetti vari, tra cui APD, Calabria, Progetti speciali e lo stesso SAF.
ordinamento e strutturaLa serie consta di 10 buste al cui interno sono presenti 379 fascicoli di collaudatori in ordine alfabetico. La serie è incompleta, in quanto risultano i fascicoli da DOT a LON.
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strumenti archivisticiInventario a cura di Stella Zambonini.
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Ripartizione progetti idrici I, divisione VII Ufficio Riserve , 1973 - 1994

Livello di descrizionesubseries
Consistenzabb. 19 (101 fascicoli)
storia istituzionale/biografiaLa norma sulle riserve trae origine dal "Regolamento sulla direzione, contabilità e collaudazione delle opere dello Stato", approvato con r.d. 25 maggio 1895, n. 350, artt. 23, 53, 54, 64, 91 e 100. Con la parola "riserve" vengono generalmente indicate le eccezioni, le proteste e le richieste di maggiori compensi avanzate dall'esecutore di opere pubbliche, quando questi ritiene che nell'andamento dell'appalto siano state violate a suo danno le norme contrattuali o abbia sostenuto oneri non dovuti. La loro esposizione è un obbligo dell'appaltatore per tutto ciò che attiene alla specifica esecuzione delle singole categorie di lavori, alla coordinazione delle diverse costruzioni nell'insieme delle opere nel contesto dell'appalto e al conteggio dei lavori e delle somme dovute secondo i prezzi e le norme contrattuali. Le "riserve" devono essere svolte secondo una procedura specifica: ogni qualvolta viene presentato alla firma dell'impresa un atto afferente l'andamento dei lavori, su di esso l'impresa può inserire le proprie riserve. L'atto di maggiore rilevanza giuridica è il Registro di contabilità e a esso fanno specifico richiamo gli articoli 53 e 54 del Regolamento 350/1895. L'impresa deve, quindi, esporre le proprie riserve nei modi e nei tempi in essi previsti e il Direttore dei lavori, subito dopo, deve apporre le proprie "osservazioni". Le riserve dovranno poi, a pena di decadenza, essere riproposte nello Stato finale, secondo l'art. 64 del citato Regolamento. Se tutto quanto procede, si pronuncerà successivamente il collaudatore, con relazione riservata all'Amministrazione contenente il proprio parere sull'andamento dei lavori, sulle riserve della ditta e sulla risoluzione della controversia. L'Ufficio Riserve della Ripartizione I Progetti idrici era un ufficio di tipo amministrativo che si occupava dei progetti con riserve avanzate dalle imprese impegnate in lavori su acquedotti, fognature e depuratori. L'ufficio apponeva, probabilmente in ordine di arrivo, un proprio numero ai fascicoli pervenuti, preceduti dalla sigla NNR La R stava per registrazione. Alcune pratiche contengono documenti successivi al 1992, quando la loro gestione passò al Servizio tecnico amministrativo Progetti idrici, Ufficio 5 del Ministero dei lavori pubblici. [a cura di Stella Zambonini]
DescrizioneI fascicoli, intestati alla ditta che aveva presentato riserva e con il numero del progetto, contengono principalmente la relazione del collaudatore in merito alle riserve avanzate. È possibile trovare copia della disposizione presidenziale che notificava all'azienda le decisioni in merito alle riserve avanzate, copie del progetto, documentazione cartografica, relazioni di collaudo e documentazione varia afferente ai progetti.

Alcuni progetti fanno riferimento alla legge 868 del 27 dicembre 1973, che non poneva alcun onere a carico del bilancio del Comune, quale ente concessionario del progetto.

Possono essere presenti lodi arbitrari e contenziosi tra i comuni concessionari delle opere e le ditte che li hanno eseguiti e/o anche tra le ditte e la stessa Cassa, documentazione inviata in copia all'Ufficio.
ordinamento e strutturaI fascicoli sono stati ordinati per numero di progetto indipendentemente dalla sigla.

Due piccoli gruppi costituiscono delle sottoserie rispettivamente relative al PS 3 Disinquinamento del Golfo di Napoli e a lodi arbitrali e contenziosi.
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strumenti archivisticiInventario a cura di Stella Zambonini.
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